La Giuria assegna quattro menzioni a opere non finaliste

CAPODARCO - La Giuria di qualità de L'anello debole ha comunicato oggi di voler assegnare una menzione speciale anche a quattro opere che non hanno raggiunto la fase finale del premio. Sono Chants d'esperance di Josè Carlos Alexandre e Segna con me di Chiara Tarfano e Silvia Bencivelli per la sezione "Corti della realtà"; Storia d'amore, di calcio e di un rigore di Michele Bia per la "Fiction"; Ask.fm, il social network dove ci si insulta fino alla morte di Barbara Giglioli e Peace man walking di Maurizio Molinari per gli "Audio cortometraggi".

Chants d'esperance di Josè Carlos Alexandre ha ricevuto una menzione per l’originalità della vicenda raccontata. Il video segue il viaggio degli haitiani che dopo il drammatico terremoto del 2010 hanno scelto la via dell'emigrazione: un viaggio che porta in Brasile attraverso l'Ecuador (raggiunto in aereo) e il Perù con il rischio di finire nelle mani di gente senza scrupoli.
E' invece dedicata alla lingua dei segni (Lis) Segna con me di Chiara Tarfano e Silvia Bencivelli, opera della "Realtà" menzionata per l'importanza della tematica trattata. La Lis oggi è usata da decine di migliaia di persone nel nostro paese, sorde e udenti. Ma è anche una lingua non riconosciuta dalla legge e di conseguenza sconosciuta dalla maggior parte degli italiani. Non si parla nei luoghi pubblici e pochi, al di fuori delle comunità dei sordi, l’hanno vista usare...

Nella sezione Audio cortometraggi la menzione speciale per l'importanza della tematica trattata va a Ask.fm, il social network dove ci si insulta fino alla morte di Barbara Giglioli. Punto di partenza del reportage è il suicidio di Nadia, una quattordicenne di Padova, più volte invitata su Ask.fm a mettere fine alla sua vita. Per capire meglio come funziona questo social poco conosciuto in Italia e individuare il pericolo di cyberbullismo che si cela dietro ad esso l'autrice ha dato voce ai protagonisti della vicenda, agli esperti e naturalmente ai giovani che lo utilizzano.
Menzione per l'originalità della vicenda raccontata a Peace man walking di Maurizio Molinari. “Peace walking man” è il soprannome di John Mpaliza un cittadino italiano di origine congolese che percorre a piedi l'Italia e l'Europa per sensibilizzare politici e opinione pubblica sulla guerra che, da oltre vent’anni e nel silenzio pressoché totale della comunità internazionale lacera il suo paese natale. Dopo il cammino di Santiago, una marcia da Reggio Emilia a Roma e una lunghissima camminata di oltre 1500 chilometri da Reggio Emilia a Bruxelles, quest’estate John farà la Reggio - Reggio (da Reggio Emilia a Reggio Calabria); nel 2015 camminerà dall’Italia a Varsavia e a Helsinki e nel 2016 sogna di marciare fino in Congo.

Infine, nella sezione Fiction menzione speciale per la rilevanza del progetto da cui è nata l'opera a Storia d'amore, di calcio e di un rigore di Michele Bia. Il corto che mette in scena personalizzandolo l'epico e divertentissimo racconto di Osvaldo Soriano "Il rigore più lungo del mondo", è il risultato di un’attività laboratoriale della cooperativa sociale "Spazi Nuovi", impegnata nell’ambito della riabilitazione psichiatrica. Il cast è composto quasi totalmente da attori alla prima esperienza, gli utenti e gli operatori della cooperativa, guidati dal regista Michele Bia, già vincitore nel 2007 del David di Donatello per il miglior cortometraggio. Un’esperienza che ha favorito un percorso di integrazione di vissuti e generato una bella storia. 

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