Nei cortissimi vince "Acqua passata". Premio speciale a "Loundscape"

CAPODARCO - E' un video ironico e allo stesso tempo amaro sulla disoccupazione giovanile Acqua passata, di Luca Stringara e Giacomo Benini che ha vinto il Primo premio assoluto nella sezione Cortissimi del Premio L'anello debole 2014. Il riconoscimento è stato determinato dal voto congiunto della Giuria di qualità e di 150 Giurati popolari. La Giuria di qualità ha invece scelto di assegnare un Premio speciale a  Loundscape-Parco Nord a Milano, di Filippo Giraudi e Virginia Evi, un breve filmato che mostra una città inedita piena di bellezze naturali e biodiversità. Le altre finaliste della sezione sono Me importas tu di Yolanda Romàn e Rivelazioni di Luca Galassi.

In Acqua passata un ragazzo sulla trentina dialoga con la telecamera nella sua ordinaria routine e questa lo segue mentre si appresta a iniziare la giornata. Le parole ci lasciano intuire i suoi studi e il suo background. Ma non ci preparano al finale a sorpresa, in cui tutto quanto detto potrà esser riletto in una forma densa di amarezza.

In una grande città, è possibile farsi ancora sorprendere dal delicato equilibrio che anima i grandi spazi naturali? Sembra di sì, guardando il cortissimo Loundscape che attraverso una serie di clip racconta i cambiamenti naturali nel corso del tempo accompagnando lo spettatore in un’insolita esplorazione del Parco Nord a Milano. Il Video si basa su una ricerca audiovisiva durata sette mesi: quattro aree fotografate, riprese e ascoltate durante le ore e le stagioni, con l’obiettivo di elaborare un’articolata sintesi del patrimonio paesaggistico del Parco.

Questa la motivazione del Premio speciale assegnato dalla Giuria di qualità: “La bellezza e la lentezza della natura si possono apprezzare anche in una città frenetica e apparentemente grigia come Milano. L’idea semplice, e nello stesso tempo difficile da realizzare, che sta alla base di questo progetto si delinea già in questa breve opera per pregevoli caratteristiche nella scelta e nella resa delle immagini, nell’uso dei suoni e nella profondità dei contenuti”

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