L’anello debole 2016, ecco gli 8 Web-Doc in corsa per il premio speciale

Sono otto i web-doc ancora in gara per aggiudicarsi il Premio speciale che da questa edizione L’Anello Debole assegna ai documentari concepiti e realizzati per la diffusione su internet e dedicati a tematiche sociali e ambientali.

I finalisti sono stati scelti, tra 21 presentati, per la capacità di veicolare contenuti forti combinando tutte le possibilità offerte dal web: scrittura, video, fotografia, interattività.

Gli otto lavori sono attualmente al vaglio della Giuria di qualità del premio che sceglierà il vincitore. Per conoscerlo bisognerà aspettare il Capodarco L’Altro Festival e la serata di premiazione del 25 giugno presentata dal direttore artistico de L’Anello Debole, Andrea Pellizzari, affiancato da un ospite d’eccezione: Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. Il vincitore riceverà un premio in denaro di 1.000 euro.
I temi dei web-doc finalisti vanno dalla cooperazione ai diritti, dall’immigrazione alle stragi “dimenticate”. Ma vediamoli nel dettaglio.

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Guinendadi - Storie di rivoluzione e sviluppo in Guinea Bissau” di Fabio Lepore, Serena Carta, Carolina Lucchesini e Sara Perro è un reportage multimediale che si sviluppa attraverso 15 storie per parlare di Africa al di là dei soliti temi di migrazione, narcotraffico e povertà estrema. Un nuovo punto di vista che dà voce a personalità, associazioni ed esperienze di cittadinanza attiva e impegno sociale e politico.

Bolivia's everyday water war di Michele Sergio Bertelli, Javier Sauras e Felix LIll è invece un viaggio interattivo negli sforzi quotidiani della popolazione boliviana per accedere all’elemento più essenziale per la vita: l’acqua. Come in un videogame, sarà lo spettatore a scegliere il proprio percorso. Con un click potrà ascoltare la voce di un attivista, di un membro di una cooperativa idrica, o ancora accompagnare sull’altopiano il leader di una comunità indigena.

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Due lavori sono dedicati alla Milano “invisibile”.

La città che sale di Leonardo Brogioni, Angelo Miotto, Christian Elia e Italo Perna su case popolari, metropolitana e acqua pubblica. Tre capitoli che hanno come filo conduttore altrettanti racconti di fiction accompagnati da un reportage visivo multimediale in cui convivono fotografie, audio-slideshow e video.

Con Sotterranea di Carlo Tartivita, Chiara Campara e Matteo Ninni si scende invece nel ventre della città per incontrare spazi e persone del sottosuolo di una metropoli sempre più protesa verso l’alto.

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In concorso anche due web-doc pubblicati da Internazionale. Il primo è The Dark side of the Italian Tomato di Mathilde Auvillain e Stefano Liberti che indaga sullo sfruttamento dei bracciantati africani e le conseguenze drammatiche dell’importazione di pomodoro italiano in Ghana.

Il secondo è Fish for cheap di Stefano Liberti sullo sfruttamento eccessivo dei mari africani da parte di Europa e Cina che riduce le piccole comunità di pescatori del Senegal alla povertà.

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Restiamo in Africa con Uncut di Emanuela Zuccalà e Simona Ghizzoni: un progetto giornalistico multimediale, tra reportage e inchiesta, sulle mutilazioni genitali femminili che utilizza testi, fotografia e video, racconta la diffusione del fenomeno e le storie di donne che si sono coalizzate per sradicare questa dannosa usanza in Kenya, Etiopia e Somaliland.

Infine, con Nella sabbia del Brandeburgo di Katalin Ambrus, Nina Mair e Matthias Neumann torniamo indietro, al 23 aprile 1945, per rivivere una delle pagine più drammatiche e “dimenticate” della Seconda Guerra Mondiale quando i soldati della Wehrmacht tedesca fucilano 127 internati militari italiani in una cava di sabbia a Treuenbrietzen.

Il Premio Speciale “web- doc”, non è l’unico che verrà assegnato quest’anno da L’Anello Debole. Nel corso della serata di premiazione del 25 giugno si conoscerà anche il vincitore di “Corto Giovani” il riconoscimento dedicato al miglior video realizzato da autori di età compresa tra 18 e 36 anni. “Corto Giovani” è promosso in collaborazione con il premio letterario Coop for words, il riconoscimento che Coop Alleanza 3.0 e altre cooperative dell’arcipelago Coop italiano assegnano da 13 anni a giovani autori di racconti, poesie, testi di canzoni ecc.

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